sabato 19 febbraio 2011

Moloch

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di Aleksandr Sokurov

Moloch è sia il nome di un dio, sia il nome di un particolare tipo di sacrificio storicamente associato al fuoco. [...] Oggi il termine "Moloch" viene usato in senso figurato per designare un'organizzazione o una persona che domanda o richiede un sacrificio assai costoso. (wikipedia)

Sokurov, per riassumere il film in due parole, ci mostra la "banalità" e la "normalità" di un paio di giorni di vacanza dell'elite del Terzo Reich, tra cene, gite tra i monti e discussioni più o meno frivole. Moloch, insieme a Il Toro e Il Sole forma la cosidetta trilogia del potere, che in questo film in particolare assume una duplice forma. Da una parte c'è il dominio assoluto di Hitler su ogni cosa, leader indiscusso della Germania intera e della piccola cerchia di amici ospiti nel suo ritiro di montagna, che lo assecondano in ogni decisione, ogni gusto, ogni capriccio. Il nido delle aquile (citato anche nell'ultimo episodio di Band Of Brothers, piccola curiosità per chi ha seguito la serie ;) ) viene infatti qui rappresentato come una sorta di Olimpo, un luogo perso tra le nubi, in cui le divinità capricciose discutono sul destino dei poveri esseri umani. Dall'altra parte, non meno importante, anzi, è il potere segreto di cui gode Eva Braun proprio su Hitler. Eva, in pubblico semplice e gradita ospite, nel privato è la persona più intimamente ed emotivamente vicina ad Adi, come lei affettuosamente lo chiama. Lei è l'unica persona in grado di tenergli veramente testa, senza pudore e senza paura, lo contraddice, lo sgrida, lo deride.
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Nonostante l'ingombrante presenza scenica del Führer, largo spazio in questa pellicola è dato alla figura di Eva, la quale, possiamo dirlo, è la vera protagonista. E' infatti principalmente suo l'occhio attraverso il quale il regista spia l'intimità di Hitler, è grazie a lei che lo spettatore coglie, quasi attraverso il buco della serratura, la schizofrenica vita del dittatore più famoso della storia, coglie il netto stacco tra la sua figura pubblica e il suo più intimo privato. La prima è chiaramente rappresentata per gran parte del film, ad esempio durante la cena quando spazia dai piani di conquista di Ucraina, Russia e Italia, alla scarsa considerazinoe che ha per l'operato e alcune scelte politiche del Duce, considerato di fondo un ignorante, e ancora alla necessità di una dieta vegetariana; mentre la seconda ci è mostrata solo nei rari momenti in cui, solo con Eva, si lascia andare alla sua ipocondria, la sua paura della vecchiaia e della morte. Leonid Mosgovoi, bravissimo, ci regala una interpretazione che non si appoggia al solito clichè dell'ometto urlante e frenetico sempre arrabbiato, e cerca di mostrarci un Hitler meno macchietta e più umano, e devo dire che ci riesce, nonostante, paradossalmente, l'intera rappresentazione, recitazioni comprese, sia spesso grottesca e surreale.
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So che se vinco saranno li tutti ad adorarmi, e che se perdo anche l'ultima delle nullità sarà pronta ad usarmi come zerbino.


In merito alla parte tecnica trovo azzeccatissima (da profana totale, quindi perdonate le imperfezioni/inesattezze) la messa in scena molto teatrale con la camera quasi sempre fissa sugli ambienti e con pochi cambi di inquadratura che non siano stacchi, che, insieme alla recitazione e ai dialoghi, aiuta a creare questa atmosfera surreale, questa patina di assurdo che ne sottolinea il realismo (non ha senso, lo so)e che fa risaltare la fragilità umana di personaggi che di umano mostrano poco. Il tutto poi è ritratto con una bellissima fotografia granulosa dagli effetti pittorici, un uso di colori a tratti morbidi e caldi, a tratti freddi e umidi, e con un particolare uso della luce che spesso acceca persino la scena e rende sfocati ed indefiniti i contorni delle immagini, come vecchie foto scolorite.  


DVD 6.5
Dvd sufficiente, artwork carino, stranamente si sono sprecati nel fare la custodia trasparente con i titoli e un paio di foto nel retro copertina. Audio (originale e italiano, sub ita normali e non udenti)-video buono (quei puntini bianchi che si vedono nei caps nelle barre nere me li fa a volte VLC, non sono un problema del dvd) ma come extra solo la biografia di Sokurov, solita fuffa inutile. Scusate per la foto, non è un granchè, l'ho fatta con il cellulare al volo. :P

sabato 5 febbraio 2011

Aggiornamento Post-Lie to me

Aggiornamento Post-Lie to me

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SECONDA STAGIONE 
Si gratta il naso, movimento asimmettrico del corpo, microespressione di disgusto, manipolatori, esplicatori... gli argomenti sono sempre gli stessi anche in questa seconda stagione; ma direi che gli sceneggiatori hanno imparato bene la lezione dalle ultime tre punte della prima, perchè ci propongono casi più stuzzicanti con uno svolgimento della trama meno lineare e prevedibile, senza basare completamente la soluzione sulle teorie di Lightman che ormai conoscono anche i sassi. Tutto positivo quindi? No, chiaramente. Il primo appunto lo faccio sul fatto che in alcune puntate si eccede anche troppo nell'eccentrico, come il primo episodio sulla presunta personalità multipla che mi ha fatto storcere parecchio il naso. Secondo appunto il fatto che il maggior focus sulla presentazione dei casi e dei dettagli ha un rovescio della medaglia, e cioè incide negativamente sulla continuity portata a livelli vicini allo zero. I rapporti tra i personaggi sono un up&down continuo senza un vero background di supporto a spiegarne i cambiamenti, quindi l'intreccio tra di loro risulta confusionario e approssimativo... ogni volta che sembra di essere ad un passo dalla svolta la puntata successiva tutto è azzerato di nuovo e lo spettatore in attesa di novità pruriginose resta insoddisfatto e con un pugno di mosche. -_-
Non direi che c'è una vera escalation in questa stagione, lo descriverei più come un andamento altalenante tra puntate convincenti ed avvicenti, e altre più soft, ma più un telefilm non risente dalla visione frammentata e discontinua (nel senso che se vedi la prima, poi la terza, la sesta non perdi pezzi importanti della trama, puoi tranquillamente seguire tutto) e più perde il mio interesse... temo che il dottor Lightman abbia già detto tutto... ma questo, a mio parere, per una cattiva gestione del serial. Non voglio mettermi a pontificare, ma con stagioni più brevi e una continuity più forte, magari mettendo un caso parallelo che ricorre ogni tanto, le cose potevano essere più interessanti. Ci sono temi ricorrenti, ma niente di abbastanza solido.