sabato 2 aprile 2011

The mentalist

Patrick Jane (Simon Baker) una volta si arricchiva facendo il sensitivo, ma un terribile serial killer (John Il rosso) gli ha sconvolto la vita. Oggi lavora come consulente al California Bureau of Investigation (CBI), insieme alla squadra che fa capo a Teresa Lisbon (Robin Tunnery) e completata da Kimball Cho (Tim Kang), Wayne Rigsby (Owain Yeoman) e Grace Van Pelt (Amanda Righetti). Patrick usando il suo particolare talento di mentalista è in grado di notare tanti piccoli particolari di una persona (le vittime, i sospettati eccetera) o di una vicenda, che poi lo aiutano a risolvere i casi. Patrick è molto bravo nel suo lavoro, ma è una testa calda e non sarà facile per Lisbon e il suo team piegarlo ai sistemi della legge.


PRIMA STAGIONE
CBI, ennesima sigla per una ennesima sezione investigativa che si avvale di uno speciale consulente per risolvere i casi in maniera anticonvenzionale ma molto efficace. Assolutamente accattivante la figura di Patrick e azzeccato anche il resto del cast che forma la combriccola del CBI, ben amalgamati. The mentalist si compone di 23 puntate autoconclusive che mirano a risolvere i casi più disparati di omicidi, la continuity è debole, ma presente e bella nota a margine per le puntate (purtroppo poche) dedicate alla figura di John il rosso, intelligente serial killer che lascia come sua firma uno smile fatto con il sangue delle vittime. Puntate di John a parte, tutto il resto procede bene, senza infamia e senza lode, l'approcio investigativo di Jane, sempre sopra le righe e fuori dagli schemi, è simile, anche se meno "scientifico" e più intuitivo, a quello del Doc Lightman (Lie to me) ma ugualmente affascinante e un pò più variegato negli schemi. Sono solo alla prima stagione (so che ce ne sono tre completate) e se l'andazzo è lo stesso mi sa che la storia di John Il rosso la tireranno parecchio per le lunghe, vedremo se ci stancheremo prima di riuscire a prenderlo.

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SECONDA STAGIONE

Le indagini del CBI continuano a procedere spedite grazie alle sempre più geniali intuizioni di Patrick Jane. L'appeal generale dei casi non è niente male anche se, nel corso di stagione, tra alti e bassi, qualche puntata un pò noiosina c'è sempre. Questo serial continua a dare il meglio di sè, così come era nella prima stagione, nelle puntate riservate a John Il Rosso (ho anche un dubbietto su chi sia :shifty: ), però è anche vero che sta storia ormai ce la centellinano in modo quasi snervante e tanto geniale Jane non lo è se sto serial killer continua a bagnargli il naso. Capisco che è lo storyline su cui è fondato l'intero telefilm (a partire dal nome di ogni puntata), ma le cose possono sempre cambiare e rinnovarsi senza per forza mutare del tutto (Dexter docet, che palle, lo cito sempre :lol: )... ormai Il mentalista entra di diritto nel calderone del mero intrattanimento estemporaneo, ser pur godibile, nemmeno in questa seconda stagione fa il salto di qualità. Buona la terza? Vedremo.

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