martedì 30 novembre 2010

Piano, solo

Piano, solo

di Riccardo Milani

Di solito il biopic vero e proprio è roba da americani e da noi è relegato alle fiction tv. Il biopic è terreno ostico, la cosa veramente difficile è rendere "reale" un personaggio vero. Sembra un controsenso, ma in realtà è proprio così.... alle volte eni biopic si tende ad incensare troppo il protagonista rendendolo un eroe senza macchia, in cui è difficile specchiarsi, altre volte si porta all'estremo la drammaticità di una vita, si punta tanto sui sentimenti che quasi non si riesce ad empatizzare con cose successe veramente perchè sembrano finte, sembrano fatte apposta, talmente siamo abituati a vedere la soffferenza propinata in ogni dove come un perenne ricatto morale. Mi sento così di segnalare questa piccola mosca bianca, questo film delicato che riesce bene a bilanciare storia ed emozione, musica e immagini.

 Prima di tutto, voglio sottolineare che la bella e triste storia di Luca Flores è supportata da un ottimo cast. Grande prova di Stuart che ci fa conoscere Luca a poco a poco, affidando il suo malessere interiore agli sguardi, ai silenzi, a fugaci espressioni... si ha la sensazione che Flores sfoghi la continua tensione interiore nel suo strumento, nello scorrere continuo dei tasti del pianoforte seguendo uno spartito. Inizialmente Luca ci appare come una persona chiusa, molto introspettiva, con uno spettro emotivo molto chiuso, forse le sue sensazioni, le sue gioie ( ma anche i suoi dolori ) sono incanalati e limitati dalla rigida disciplina classica ( gli spartiti un pò come delle rotaie emotive da seguire ) e sarà l'incontro con il jazz a far esplodere dentro di lui l'amore, la passione ma anche a far uscire i fantasmi del passato, il dolore... quel senso di colpa infantile mai superato che lo porta a distruggere sistematicamente ogni rapporto ( familiare come di amicizia come la relazione d'amore con Cinzia ). Troppo impegnato a pensare ai morti per accorgersi dei vivi che lo amano e lo vogliono aiutare.


Brava Jasmine Trinca, uno sguardo davvero dolce e intenso, ma sento che la ragazza ancora non ci sta dando tutto... è una sensazione più che altro, sento che c'è qualcosa di più! Cortellesi niente affatto male anche se la sua mi sembra una recitazione a volte troppo "mimica". Che dire della Ceccarelli, a me piace molto ma non la vedo spesso in ruoli di rilievo. :( Sempre grande Placido, a prova del fatto che non esistono piccoli ruoli ma solo piccoli attori e c'è chi, come Placido, riesce a delineare un personaggio e a farci empatizzare con esso avendo a disposizione poche scene, poche battute! ^_^ Grande parte nel film ha anche l'uso della fotografia, un film su un viaggio interiore che però non si rinchiude in angusti interni ma si esprime nel parallelo tra le cupe atmosfere romane e il sole, la luce accecante del viaggio in Africa, che sembra quasi catartico e invece sarà solo un tassello del puzzle di dolore e della consapevolezza della fine, ma anche la fredda lucidità di smettere prima... :cry:

Due parole sulla bellissima colonna sonora, assolutamente da recuperare il lavoro di Flores e poi il tema ricorrente è l'incipit di "Angela" di Luigi Tenco ( solo pianoforte )... alle prime note stavo per svenire, la ciliegina perfetta sulla torta ( ma ciliegina assolutamente personale e soggetiva ) che mi ha fatto davvero innamorare di questo film insieme al piccolo "cameo" di Chet Baker..

Le onde del destino

Le onde del destino
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Qui come in Dogville VonTrier ci mostra una piccola cittadina, chiusa, isolata, i cui abitanti si autoghettizzano dal resto del mondo corrotto, poiché convinti che il loro stile di vita sia superiore. Sono piccoli centri che accolgono i forestieri non con la volontà di crescere e venire a contatto con una diversità costruttiva, ma con il solo intento di inglobare completamente l’elemento esterno e plasmarlo al proprio stile di vita. La cittadina, la piattaforma, la stanzetta in cui viene portato Jan, la costrizione fisica della malattia, la costrizione etico-morale dei costumi del paese (nemmeno il suono delle campane!), tutto sembra sempre essere claustrofobicamente stretto, senza via d'uscita. Bess romperà ogni legame, ogni costrizione, libererà se stessa e Jan. Saranno così profetiche le parole di Jan che, durante una cena all'inizio del film, dice a Dodo che in realtà Bess è più forte di entrambi loro.



Per gran parte del film Bess ci è presentato come un esserino puro, innocente, ma questa genuinità è vista da tutti gli altri personaggi come un segno di debolezza. Tutti (la madre, il dottore, Dodo) la ritengono una povera vittima della sua stessa bontà e vogliono proteggerla da se stessa, ma in realtà non hanno compreso la sua vera forza. Bess non sarà mai vittima del perbenismo del paese o dell’egoismo, il suo animo resta intatto durante l’intero percorso che compie, anche nei momenti più bassi perché ogni gesto è dettato dalla fede e dall’amore. Il suo amore così incondizionato la rende davvero la più forte, la più vicina a Dio. Non vicina ai dogmi, alle regole dettate dagli uomini, ma vicino all’ideale supremo dell’amore incondizionato, l’estremo sacrificio di se stessi per qualcun altro, l’andare contro la legge degli uomini per seguire quella del cuore. Bess non trovando rifugio nella propria stessa casa, intraprende la salita verso la chiesa in una vera e propria via crucis con tutte le tappe, gli insulti e i sassi tirati dai bambini. Il suo calvario è tornare in quella barca, con il conforto che Dio non l'ha abbandonata in questo momento, e si sacrifica per Jan consapevole del suo gesto come Cristo scelse di salvare l’umanità con il suo sacrificio, non compreso dagi stessi uomini per cui stava dando la vita. Come Gesù, dopo la morte, non resta a lungo nel sepolcro anche per Bess c’è una sorta di resurrezion. Emblematica la scena della chiesa in cui domanda a Dio se andrà all’inferno e Dio le chiede se la sua preoccupazione sia salvare Jan o se stessa…

Un film prettamente femminile e molto antigoniano nelle tematiche, di grande interesse non solo Bess, ma anche la figura di Dodo e della madre. Riguardo a Dodo c’è una scena che è stata tagliata dal montaggio finale, quando Bess va a bussare disperata a casa della madre e lei, pur essendo all’interno, non le apre… nella prima stesura c’era anche Dodo che si alzava per aprire ma veniva fermata, con un solo gesto della madre. Nel film la presenza di Dodo è stata tagliata perché, a detta di Von Trier, la faceva risultare troppo cattiva, ma secondo me la scelta è stata giusta soprattutto perché è un gesto che non le sarebbe appartenuto. Dodo mantiene sempre una grande deferenza verso la madre e verso le regole del paese, ma non appartiene davvero a quel mondo, all’ospedale dice a Bess che una donna deve sempre e comunque pensare con la sua testa, questo avrebbe cozzato clamorosamente con la totale sottomissione alla decisione della madre, senza contare il chiarissimo affetto che la lega a Bess, sarebbe stata una scena del tutto inspiegabile.

Piccola grande nota per la bellissima colonna sonora, pieno stile ’70, unica vera coordinata temporale alla realtà narrata, necessaria a rendere ancora più forte il distacco, la distanza che il piccolo centro mette tra se stessa e il mondo.




DVD - Edizione Speciale (2 DVD)

Produttore: Lucky Red
Distributore: Medusa Video

Disco 1: Film e la possibilità di vedere alcuni capitoli con il commento di Von Trier, Refn e A.D. Montle, alcune delucidazioni interessanti su decisioni, tagli e sul dietro le quinte, alcune volte casca un po’ troppo nel cazzeggio.
NB: il mio lettore a volte ha difficoltà a leggere questo primo disco (nessuna con il disco degli extra), mentre inserendolo nel pc non riscontro nessun problema.
Audio: 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano; 5.1 Dolby Digital: Inglese (da gustare in originale per l'accento scozzese)
Video: 2,35:1 Anamorfico. Contando che, per scelte registiche, la fotografia è sporca e granulosa, girato con la camera quasi sempre a mano, a volte è persino fuori fuoco, non si può (e non si deve) pretendere una definizione maggiore.
Sottotitoli: Italiano Francese Tedesco Danese Finlandese Norvegese Svedese Portoghese Greco Rumeno Ebraico Cecoslovacco

Disco 2 – Extra:
- In memoria di Katherine Calridge (’67-’02), una scena tagliata dal montaggio finale, in ricordo dell’attrice. :cry:
- Promo che Von Trier presentò a Cannes ’96, non vi anticipo niente ma dategli assolutamente un occhio perché è divertente.
- Due scene tagliate e due estese rispetto alla versione definitiva del film, con il commento (opzionale) di Lars Von Tries e Anders Refn intervistati da A.D. Montle, direttore della fotografia di Dogville; i quali spiegano che le scene tagliate o eliminate erano troppo palesemente esplicative o davano un impronta troppo netta e defintiva ai personaggi.
- Intervista con Adrian Rowlins.
- Il primo provino di Emily Watson; anche questo con la possibilità del commento.
- Vari trailer dei film di Von Trier.
- Transformer, estratti dal documentario di Stig Bjorkman su Von Trier, (17 min) che riguardano alcuni spezzoni del dietro le quinte di Breaking the waves ed interviste ai suoi collaboratori. Davvero interessante per farsi un’idea sul Von Trier regista e uomo, il suo modo di fare cinema, le sue manie e paranoie (molte) personali e il modo in cui siano strettamente collegate alla sua visione cinematografica.

sabato 20 novembre 2010

Belli e Dannati - My own private idaho

Belli e Dannati - My own private idaho (1991)

di Gus Van Sant


Dopo l’inaspettato successo di “Drugstore cowboy” Gus Van Sant si trova con fondi sufficienti per finanziare un altro progetto. E’ indeciso tra la trasposizione cinematografica del ritratto in chiave moderna del ribelle principe Hal dell’Enrico IV di Shakespeare e un film verità ambientato a Portland sui ragazzi che si prostituiscono, finché si rende conto che non è affatto obbligato a scegliere.

Portland, Mike Waters (River Phoenix) e Scott Favor (Keanu Reeves) sono due amici che vivono per strada e si prostituiscono. Mike è un ragazzo narcolettico senza punti di riferimento, Scott fra poco avrà ventun’anni ed erediterà dal padre, col quale ha un rapporto molto conflittuale, un’immensa fortuna, ma considera il vecchio e grasso Bob Pigeon (William Richert) come una guida e un padre più del suo stesso padre. Nonostante il rapporto tra di due sia altalenante fino all'ultimo, come tutti i rapporti di Scott, il quale non si lega veramente a nessuno. In tutta la parte che si svolge a Portland, dalla grande casa abbandonata dove i ragazzi vivono, dalle inquadrature dei ragazzi illuminati dai fari delle auto, ai vestiti di Mike e ai suoi ricordi sfocati dell'infanzia si notano moltissimi richiami, moltissime citazione di quella perla di film che è "Midnight cowboy - Un uomo da marciapiede".

I due partiranno presto alla ricerca della madre di Mike in un viaggio ricco di strani incontri, protagonista di uno dei quali è uno spettacolare Udo Kier nel ruolo dell’eccentrico Hans, che li porterà fino in Italia. Tutte le scene di sesso di questo film (che in pratica sono due) sono filmate come se fossero una serie di fermo-immagine anche se in realtà sono gli attori a restare completamente immobili mentre vengono ripresi.
Un viaggio che cambierà per sempre la vita dei due protagonisti perché, se a Roma Mike non riuscirà a trovare sua madre, Scott invece incontrerà Carmela (Chiara Caselli) e la porterà con sé negli Stati Uniti, abbandonando, di fatto, Mike, perennemente in bilico tra la cruda realtà della sua vita e il sogno forzato dalla malattia, ci regala le immagini più poetiche e necessariamente oniriche del film, senza contare gli indimenticabili momenti alla "faccia da c***o". (gli smile,uno dei suo marchi di fabbrica)

Ovviamente, a parte il lato affettivo, e restando nell'ambito di un'analisi razionale, trovo la TRAMA originale e ben sviluppata lungo il film, senza creare il vuoto tra i momenti cardine della storia, che, pur essendo cruda e persino crudele a volte (la scelta finale di Scott, fondamentalmente Scott non si lega a nessuno, non ha bisogno di nessuno anche se non tiene conto del fatto che alcuni invece hanno bisogno di lui) non ti lascia veramente con l'amaro in bocca perchè, anche se ovviamente non concede l'happy end (ci mancherebbe), Gus Van Sant non pone mai i suoi personaggi su un piedistallo, non cerca di insegnare qualcosa, non risponde a nessuna domanda, non dà soluzioni anzi dissemina il film di questioni irrisolte, a partire da tutte le relazione instaurate tra i personaggi e tra i protagonisti stessi.
**SPOILER**
Il rapporto Scott-Bob è altalenante e controverso dall'inizio alla fine, il rapporto col padre di certo non si sana o risolve ma il padre semplicemente muore, poi quello di Mike e il "fratello" che si regge a malapena finchè non si dice la verità, Mike e la madre naturalmentem con la quale non si ricongiunge, Mike sempre tra il sogno e la veglia, mai davvero da una parte sola, il rapporto tra Scott e Mike che si interrompe senza un vero addio, anche se il distacco è nettissimo al doppio funerale... Nessun nodo si risolve veramente, è questo che amo. E' un ritratto nudo e poetico (estremo certo) della vita e dei rapporti umani.


CURIOSITA’:
River Phoenix vinse la Coppa Volpi a Venezia per questa interpretazione.
Alcuni dei ragazzi che raccontano le proprie vicende nel bar-ritrovo facevano veramente “la vita” e le storie narrate sono reali fatti personali.
Flea dei Red Hot Chili Peppers fa una piccola parte in questo film.
Jim Caviezel, futuro Gesù Cristo in The passion, è qui al suo primo ruolo come comparsa.
Nella parte ambientata a Roma, c'è un momento inconsapevolmente TRASH del film, vediamo se riconoscete il ragazzo che si intravede dietro la spalla di Mike-River:
 Se proprio non vi viene, ve lo dico io, è Massimo Di cataldo, il cantante... per chi ancora se lo ricorda. Non ci credete? Controllate pure i credits del film. Non lo trovate? Beh allora non avete scuse perchè ve lo posto io:

DVD:
Che sappia io sono uscite tre versioni che, pur essendo apparentemente identiche nei contenuti, differiscono per la copertina e per lo spazio interno riservato ai due dischi; il mio seguente “commento tecnico” si riferisce ovviamente solo al dvd da me acquistato, di cui riporto la foto.
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SCHEDA TECNICA:
formato video: 1.85:1; audio: Dolby digital 5.1 (italiano, inglese); sottotitoli: Italiano, inglese

EXTRA:
Disco1: il trailer originale (oltre al film),
Disco2:
le scene tagliate, pessima qualità audio/video;
il making of;
bel documentario intitolato I re della strada;
conversazioni, un dovuto omaggio a River Phoenix con interviste alla sorella Rain e a Laurie Parker; :wub:

Riff Raff

Riff Raff

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di Ken Loach


Trama:

Loach ci offre, nel suo classico stile tra ironia e tragedia, lo spaccato della vita del proletariato inglese nell'era Thatcher.
Stevie ( Robert Carlyle ), un ex detenuto per furto, sotto falso nome inizia a lavorare come operaio in un cantiere edile della Londra della ristrutturazione economica, si fa degli amici sul posto di lavoro che lo aiutano ad entrare in una casa popolare, abusivamente... Nonostante gli screzi, sono un gruppo unito, tutti accomunati da una vita precaria, un lavoro che fa schifo, un futuro senza prospettive e una gran rabbia... poi l'incontro con Susan, una aspirante cantante insicura e problematica, e l'amore con la "a" minuscola, perchè la maiuscola non se la possono permettere...

Commento:

Nella vita di Stevie, Susan e degli altri tutto sembra essere provvisorio, momentaneo... un costante trampolino di lancio per qualcosa di meglio, per un futuro migliore che però non arriva mai, anzi le cose, se possibile, peggiorano. Tutti i discorsi sono per metà sogni, progetti, speranze e per l'altra metà lamentele e rivendicazioni...
E' più facile illudersi che "se hai marte nel tuo segno le cose andranno bene" che pensare allo squallore che ti circonda... pensare che le cose andranno meglio è l'unica molla che non fa sembrare tutto inutile.
CITAZIONE
"Tu non sei mai depresso?"
"Mm no, la depressione è per chi c'ha i soldi, non per chi deve svegliarsi presto la mattina..."

Emblematica la scena in cui l'operaio stana i topi, tutti ammassati l'uno sull'altro ( come loro nelle case popolari abusive ), e li schiaccia uno dopo l'altro senza pietà. Il più forte schiaccia sempre il più debole e il debole non può fare altro che rivalersi su chi è ancora più debole di lui. Metafora della condizione umana dalla notte dei tempi ad oggi...
In alcune cose ritrovo così l'ottica di film come "Il bidone", la guerra tra poveri, il cercare di fregarsi l'un l'altro per il proprio guadagno che resta minimo perchè il nemico, se ce n'è uno, non è certo quello che lavora spalla a spalla con te.
CITAZIONE
... quello li è di Glasgow, noi siamo di Liverpool, lui è di Bristol e gli altri sono di tanti altri posti e siamo tutti a caccia di quel poco lavoro e finchè siamo a caccia di quel poco lavoro loro non hanno problemi perchè ci litighiamo fra noi e li lasciamo in santa pace...

Ed è così che alla fine la tragedia arriva, perchè niente è risparmiato a questa gente... e allora che fare? distruggere, purificare tutto con le fiamme. Ritorna il bisogno di rivalsa, l'illusione di vendicarsi del sistema che li strozza, ma in realtà non li ripaga di niente.



Se vi è piaciuto altri film sul genere di questo: Sweet sixteen, My name is Joe, ( sempre di Loach ) ma cmq Kennuzzo in generale... Grazie, signora Thatcher anche è molto carino, con un giovane Ewan Mcgragor...

She’s the one – Il senso dell’amore

She’s the one – Il senso dell’amore (1996) 

di Edward Burns

I Fratelli Mcmullen, opera prima in pieno stile Sundance, molto più casereccia di questa, di Edward Burns ha fatto colpo, tanto che Robert Redford compare come executive producers nella sua seconda pellicola, ancora scritta, diretta e interpretata da lui. Non più Mcmullen ma Fitzpatrick stavolta.
La famiglia Fitzpatrick è composta da una madre molto religiosa che non compare mai sullo schermo e un padre, Mr. Fitzpatrick (John Mahoney) che ha coinvolto i figli, che chiama ironicamente con nomignoli femminili, nelle sue due passioni, la birra e la pesca-

Il maggiore dei fratelli Fitzpatrick è Mickey (Edward Burns), un cowboy metropolitano in jeans, camicia a quadri e un bel taxi giallo al posto del cavallo. La tipologia di personaggio che Burns ritaglia per sé è sempre la stessa: un solido irlandese che beve birra, guarda alla vita con uno sguardo ironico e disilluso, ha un lavoro che gli paga l’affitto ma che in fondo gli piace. E’ un tipo ruvido ma legato ai valori che gli ha trasmesso una famiglia fondamentalmente unita.
Il minore, Francis (Mike Mcglone ormai abituato a fargli da fratello minore complessato), lavora a Wallstreet sempre in giacca e cravatta, gira in limousine con l’autista e, pur essendo sposato con la bella e simpatica Renee (Jennifer Aniston), ha una relazione ormai consolidata con Heather (Cameron Diaz) arrivista sexy e viziata. Francis, pur essendo ormai un uomo realizzato sul piano lavorativo anche più del fratello, non smette di essere in competizione.
Galeotto il taxi, un giorno Mickey incontra Hope (Maxine Bahms, sua fidanzata storica all’epoca e quindi pienamente nella parte, poi scaricata per Heather Graham, a sua volta lasciata indietro nell’escalation allo showbiz per Christy Turlinghton, che ha pure spagnottato!) la accompagna al matrimonio di un’amica e, impulsivamente, la sposa in poche ore! La sua famiglia rimane abbastanza interdetta ma l’amour…
Le cose si complicano quando Mickey, complice di nuovo il taxi, incontra una ragazza con la quale un tempo ha avuto una relazione finita piuttosto male e guarda caso la ragazza è proprio Heather! Una volta resa nota a tutti la coincidenza la rivalità mai davvero sopita tra i due fratelli risorge dalle ceneri. Secondo me è qui, cioè in pratica nella sceneggiatura, che Burns ci regala il meglio, è un susseguirsi di dialoghi e cambi di scena in cui i rapporti sono i veri protagonisti, innanzitutto quelli di coppia (le due coppie sposate e il triangolo dei due fratelli con Heather) ma anche i rapporti con le famiglie, Hope e la sua migliore amica, Renee e sua sorella (Amanda Peet) e soprattutto i due fratelli Fitzpatrick con i loro differenti stili di vita, messi a continuo confronto anche nei luoghi che li circondano, a partire dai luoghi di lavoro e dalle rispettive case (kitch e colorata quella di Mickey e Hope, elegante e precisa quella di Francis e Renee, asettica quella di Heather), come specchio della personalità dei personaggi.

Un cast ben scelto e ben assortito quando ormai era assodato che fare ogni tanto un film indipendente era “di moda” ad Hollywood, una precisa ed efficace caratterizzazione dei personaggi che ha la sola pecca di indugiare un po’ in alcuni stereotipi senza caderci mai totalmente, per fortuna. Si vede fin troppo quanto Burns ama i personaggi che crea e la sua città. Attraverso le case, le stradine al tramonto, le frequenti passeggiate dei personaggi, i giri in auto, il piccolo porto, i negozietti e i piccoli e caratteristici bar Edward Burns ci racconta, ci svela, ci mostra la New York che più ama e in cui è cresciuto (sulle orme di Allen e Cassavetes si potrebbe dire… ma non oso!) e la vita delle persone che vi abitano, che la vivono.


DVD
Lingua: Italiano, Inglese, Francese.
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese, Olandese, Greco.
Contenuti speciali: Commento audio del regista, Trailer originale, Featurette, Video musicale “Walls” di Tom Petty and The Hartbrakers.

Io possiedo il dvd nella vecchia edizione con l’errore di stampa sul frontespizio, il sense invece de il senso, il dvd è stato comunque ristampato con il titolo esatto.

Vita da Serial Killer, i film ispirati a fatti veri

"Signore e Signori, ragazze e ragazzi, bambini di tutte le età, state per entrare nel misterioso mondo delle tenebre dove la morte e la vita perdono di significato e il dolore è l'unico Dio!"


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Negli anni '30 Joe Ball uccise una ventina di donne della sua zone e le diede in pasto ai suoi 5 alligatori. Per questo venne soprannominato come The Alligator Man, il Butcher of Elmendorf e il Bluebeard of South Texas.

1977 - Quel Motel Vicino Alla Palude di Tobe Hooper. Con Mel Ferrer, Stuart Whitman, Neville Brand, Robert Eglund

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L'aristocratica ungherese Erzsebet Báthory, imparentata con il vero storico conte Dracula, venne arrestata nel 1610, accusata di aver torturato e macellato fino a 600 giovani ragazze e venne murata viva.

1971 - La Vestale di satana di Harry Kumel con Delphine Seyrig, Daniele Ouimet,
1973 - Le vergini cavalcano la morte di Jorge Grau con Lucia Bosè, Espartaco Santoni,
1974 - La morte va a braccetto con le vergini di Peter Sasdy con Ingrid Pitt, Nigel Green,
1974 - I racconti immorali di Borowczyk di Walerian Borowczyk con Paloma Picasso; Pascale Christophe; Si tratta di 4 episodi un po' osè ma quello che a noi interessa è il primo: “Erzesbet Báthory”

Swaney Bean e la sua affollata famiglia fecero stragi nella Scozia del quindicesimo secolo.

1977 - Le colline hanno gli occhi di Wes Craven con Virginia Vincent, Susan Lanier, Martin Speer
1985 - Le colline hanno gli occhi 2 di Wes Craven con Tamara Stafford, Kevin Blair, John Bloom
2006 - Le colline hanno gli occhi ( remake ) di Alexandre Aja con Aaron Stanford, Emilie de Ravin
2007 - Le colline hanno gli occhi 2 ( remake ) di Martin Weisz con Michael McMillian, Jessica Stroup,


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David Berkowitz (conosciuto con i soprannomi Son of Sam o The .44 Caliber Killer) confessò l'omicidio di 6 persone e il ferimento di molte altre a New York verso la fine degli anni '70.

1999 - Summer of Sam - Panico a New York di Spike Lee con John Leguizamo, Adrien Brody, Mira Sorvino, Ben Gazzara, Jennifer Esposito


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Donato Bilancia ha confessato di aver ucciso, tra il 1997 e il 1998, in tutto 17 persone.

2005 - Ultima Pallottola di Michele Soavi con Giulio Scarpati, Carlo Cecchi, Fabrizia Sacchi



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Ted Bundy , un ragazzo piacente, assolutamente insospettabile che uccise una trentina di ragazze tra la fine degli anni ’60 e i primi anni del ’70.

1986 - Il mostro di di Marvin J. Chomsky. Con Mark Harmon ( tv )
2002 - Ted Bundy di Matthew Bright con Michael Reilly Burke, Boti Bliss,
2003 - Ted Bundy: Il Serial Killer di Paul Shapiro con Bill Campbell, Barbara Hershey, Kevin Dunn
2004 - The riverman di Bill Eagles con Cay Elwes, Bruce Greenwood (tv)

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Per i medici Richard Chase, detto il vampiro di Sacramento, soffriva di una schizofrenia indotta dall’abuso di medicinali ma non venne mai controllato molto perché uccideva, spolpava e beveva il sangue solo di animali di piccola taglia, conigli e gatti soprattutto. Solo che, lasciato in balia di se stesso, compirà atrocità inaudite con i cadaveri delle sei persone ( persino una donna incinta e un neonato ) che ucciderà. Condannato alla camera a gas, si suiciderà in carcere.
1987 - Rampage di William Friedkin, con Alex McArthur



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Andrej Chikatilo, detto “Il mostro di Rostov” o “Shelter Belt Killer ” al momento dell’arresto confessò un totale di 52 vittime.

1995 – Cittadino X di Chris Gerolmo con Stephen Rea; Donald Sutherland; Jeffrey DeMunn.
2004 – Evilenko di David Greco con Malcolm McDowell, Marton Csokas, Frances Barber




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Il britannico John Reginald Christie , necrofilo e omicida, uccise almeno 6 donne nella capitale inglese negli anni quaranta.

1970 - L'Assassino di Rillington Place Nr.10 di Richard Fleischer con Richard Attenborough, John Hurt, :(




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Chung Nam-gyu che, dal 1986 al 1991 ha stuprato e ucciso tredici donne tra i 13 e i 71 anni e ne ha ferite seriamente alte venti dal gennaio 2004 all'aprile 2006, quando è stato arrestato. Condannato a morte, credo sia ancora in attesa dell'esecuzione nel braccio della morte.

2003 - Memories of Murder di Bong Joon-ho con Song Kang-ho, Kim Sang-kyung, Kim Roe-ha




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Leonarda Cianciulli, "la saponificatrice di Correggio", nel 1939, per tenere la morte lontana da suo figlio, uccise delle donne del suo paesino e, con il grasso e le ossa frantumate, fece sapone e torte (che regalava).

1977 – Gran bollito di Mauro Bolognini con Shelley Winters; Max von Sydow; Renato Pozzetto;



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Jeffrey Dahmer "il mostro di Milwakee", necrofilo, ossessionato dal dominio e dal controllo psicofisico delle sue vittime confessò 17 omicidi.

1993 - The secret life of Jeffrey Dahmer di David R. Bowen con Carl Crew, Cassidy Phillips,
2002 - Dahmer di David Jacobson con Jeremy Renner, Bruce Davison, Artel Kayaru




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Albert Desalvo è un semplice operaio e tranquillo padre di famiglia che, un giorno, in preda ad un raptus inizia ad uccidere.

1968 – Lo strangolatore di Boston di Richard Fleischer con Tony Curtis; Henry Fonda; George Kennedy.




Ed ecco una bella coppia assassina: Ray Fernandez e Martha Beck che uccideva donne sole incontrate tramite gli annunci personali sul giornale. Si sospetta che insieme abbiano ucciso ben 20 donne tra il 1947 e il 1949, furono condannati a morte e giustiziati nel 1957 ma confessarono solo 3 crimini.
1970 – I killers della luna di miele di Leonard Kastle con Shirley Stoler; Tony Lo Bianco;
1996 – Profundo Carmesì di Arturo Ripstein con Regina Orozco; Daniel; Marisa Paredès
2006 - Lonely Hearts di Todd Robinson con John Travolta, Salma Hayek, Jared Leto, Laura Dern,


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John Wayne Gacy, soprannominato Killer Clown perché fece l'animatore per bambini, schizofrenico e con personalità multiple, venne ucciso con l'iniezione letale nel 1994 accusato di aver sodomizzato e ucciso almeno 29 minorenni e 3 adulti maschi, alcuni seppelliti sotto la sua abitazione dal 1972 fino alla sua cattura avvenuta nel 1978.

2003 - Gacy di Clive Saunder, con Mark Holton, Adam Baldwin



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Edward Gein, necrofilo, cannibale e assassino di un numero imprecisato di donne sconvolse l'America nel 1957.

1960 - Psyco di Alfred Hitchcock con Anthony Perkins; Vera Miles; Janet Leigh
1974 – Non aprite quella porta di Tobe Hooper con Marilyn Burns; Allen Danzinger
1974 – Deranged di Jeff Gillen con Robert Blossom, Cosette Lee
1986 - Non aprite quella porta - Parte II di Tobe Hooper con Dennis Hopper
1990 - Leatherface. Non aprite quella porta 3 di Jeff Burr con Viggo Mortensen
1991 – Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme con Jodie Foster; Anthony Hopkins
1994 - Non aprite quella porta IV di Kim Henkel con Matthew McConaughey, Reneè Zelwegger
1998 – Psyco (remake) di Gus Van Sant con Vince Vaughn; Julianne Moore; Anne Heche
2000 - Ed Gein: Il Macellaio Di Plainfield di Chuck Parello con Steve Railsback, Carrie Snodgress,
2003 - Non aprite quella porta (remake) di Marcus Nispel con Jessica Biel, Jonathan Tucker,
2006 - Non aprite quella porta: l'inizio di Jonathan Liebesman con Jordana Brewster, Taylor Handley, Matthew Bomer,


Siamo a Roma negli anni '20: il fotografo Gino Girolimoni viene arrestato con l'accusa di essere l'assassino di alcune bambine. Fu incarcerato ma liberato di nascosto per mancanza di prove.
Mussolini ordinò il silenzio stampa. Tutta la storia è ancora avvolta nel mistero.
1972 - Girolimoni il Mostro di Roma di Damiano Damiani con Nino Manfredi; Gabriele Lavia; Guido Leontini.

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Belle Gunnes, un donnone norvegese ( più di un metro e ottanta di altezza per 90 chili ) trasferitasi negli Stati Uniti nella fine dell’ottocento, in seguito ad alcune truffe assicurative, è ritenuta colpevole di una ventina di omicidi, tra i quali i suoi due mariti, i suoi figli e alcuni poveracci che addescava attraverso gli annunci personali e, una volta giunti alla sua fattoria, derubava, uccideva e poi seppelliva in giardino. Quando la sua fattoria bruciò la polizia trovò all’interno le sue figlie e un corpo di donna senza testa, venne identificato come il suo cadavere ma ancora oggi il dubbio rimane…
2004 - Dead Even - Sangue Caldo di Roy Duncan, con Elizabeth Hurley


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Fritz Harman crebbe in un ambiente familiare ostile, una madre malata che lo spingeva a comportarsi come una femmina e un padre violento che l’ha sempre considerato uno scellerato e l’ha persino chiuso in manicomio. Negli anni seguenti si divise tra la vita militare, che fu costretto ad abbandonare per degli attacchi epilettici prima e per un infortunio poi, piccoli furti e crimini a sfondo sessuale, soprattutto molestie ai bambini e adescamento di giovani minorenni. Quello che la polizia tardò a scoprire era che, oltre ad adescarli, “l’amico Fritz” uccideva i giovani ragazzi, li smembrava, vendeva la carne al mercato e buttava le ossa nel fiume Leine con l’aiuto del suo amante, Hans Grans. Colpevoli di 27 omicidi in 16 mesi, furono entrambi decapitati.
1973 - La tenerezza del lupo di Ulli Lommel, con Kurt Raab e R.W.Fasbinder :(
1995 - Il fabbricante di morti di Romuald Karmakar con Gotz George :(


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Gary M. Heidnik, dopo un passato di abusi e violenze domestiche fatte subire a mogli e fidanzate, decise di provare a realizzare il sogno più grande, una bella famiglia numerosa. Rapì e chiuse in cantina sei donne, per ingravidarle tutte e poi crescere i suoi figli, le donne venivano picchiate, torturate e violentate ripetutamente a turno. Due morirono per le brutalità subite mentre una, per mesi cercò di accaparrarsi la fiducia di Gary, quasi come in un teen horror il killer ci casca, la considera per mesi la sua complice e la fa anche uscire da sola per una sera, dietro la promessa di ricevere una nuova moglie al suo ritorno. La ragazza non torna e lo denuncia alla polizia.
1991 - Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, con Jodie Foster
1995 - Il collezionista di Gary Fleder, con Morgan Freeman
Di quest’ultimo non ho trovato riscontri su internet però mi sembra abbastanza plausibile.


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Karla Homolka e Paul Bernardo, coppia di serial killers canadesi, terrorizzarono il paese nel corso degli anni‘90. Dall’aria assolutamente innocente, bellissima coppia, furono soprannominati poi Ken e Barbie.


2006 - Karla di Joel Bender, con Laura Prepon :(




Jack Lo Squartatore uccise a Londra nel 1888 5 prostitute asportando gli organi delle vittime, rimase impunito nonostante una corrispondenza con i giornali dell'epoca e molti sospetti.

1958 – Jack lo squartatore di Robert S. Baker; Monty Berman con Ewen Solon; :(
1976 - Jack the Ripper - Erotico Profondo di Jesús Franco con Klaus Kinski, Josephine Chaplin
1988 - Jack lo squartatore di David Wickes con Michael Caine; Armand Assante; :(
1997 - The ripper. Nel cuore del terrore di Janet Meyers con Patrick Bergin, Gabrielle Anwar,
1999 - Jack lo squartatore di William Tannen con Paul Rhys, Emily Raymond, Malcolm McDowell,
2002 - From Hell: la vera storia di Jack lo squartatore di Albert e Allen Hughes con Johnny Depp



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Sante e Kenneth Kimes , 63 e 23 anni, mente folle e braccio feroce di una coppia assassina che ha confessato almeno due delitti. Sante e Kenneth, madre e figlio. Sante Kimes, sposata e divorziata due volte, ricca ma con una serie di incriminazioni per furto, frode e per la resa in “schiavitù” di otto cameriere messicane, negli anni instaura con il figlio un rapporto di odio-amore indissolubile che vede Kenneth totalmente sottomesso alla sua pessima influenza.
1994 - Like mother, like son di Annette Kennerley :(
2001 - Like mother, like son : The Strange Story of Sante and Kenny Kimes di A.A. Seidelman, con Mary Tyler Moore ( TV ) :(
2006 - A Little Thing Called Murder di Richard Benjamin, con Judy Davis, Jonathan Jackson



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Peter Kurten, detto "il vampiro di Dusseldorf", beveva il sangue delle proprie vittime. Fu condannato a morte nel 1931.

1931 - M Il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang con Peter Lorre; Otto Wernicke; Gustav Gründgens. O.O




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Henri Landru, in Francia tra il 1917 e il 1920, si faceva passare per un vedovo agiato, seduceva donne per usufruire dei loro conti bancari, per poi strangolarle e bruciarle nel forno della villa.

1947 – Monsieur Verdoux di Charles S. Chaplin con Charles S. Chaplin; Martha Raye;
1963 - Landru di Claude Chabrol con Charles Denner; Michèle Morgan; Danielle Darrieux;



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Eddie Leonski, dopo un’infanzia problematica Edward si arruola nell’esercito americano. Di stanza in Australia nella seconda guerra mondiale, abbordò e uccise tre donne nel giro di nemmeno un mese ma venne riconosciuto da alcuni testimoni e diverse vittime scampate, tradito dal suo accento americano. Venne imprigionato e condannato a morte dalla corte marziale, fu impiccato in prigione.
1986 - Death of a Soldier di Philippe Mora, con James Coburn



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Henry Lee Lucas coinvolse nei suoi omicidi il suo compagno Ottis Toole, insieme nel 1979 uccisero almeno 300 persone.

1986 - Henry: pioggia di sangue di John McNaughton con Michael Rooker, Tracy Arnold,
1992 - Confessions of a serial killer di Mark Blair con Robert A. Burns, Dennis Hill,




Luciano Liboni, detto Il Lupo, ricercato per furto e tentato omicidio vive per anni da latitante vivendo di espedienti. Nel 2004 uccide a sangue freddo un carabiniere e pochi mesi dopo, braccato dalla polizia, muore durante la sparatoria.
2007 - Il lupo di Stefano Calvagna con Massimo Bonetto, Antonella Ponziani, Enrico montesano, Maurizio Mattioli


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Charles Manson, una sorta di predicatore hippie, formò una comune di disadattati, dopo il massacro a villa Polanski di Sharon Tate e altre 5 persone, seguirono altri omicidi.

1970 - The Helter Skelter Murders di Frank Howard
2003 – The Manson family di Jim Van Bebber con Marcelo Games e Marc Pitman





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Nel 1997 Marco Mariolini scrive un libro, "Il cacciatore di anoressiche", in cui confessa di cercare partner di cui, quando le abbraccia, possa sentire lo scheletro. Mariolini con quella testimonianza dichiarava la sua incapacità a trattenere i propri istinti di fronte a donne di ogni età che fossero magre fino alla patologia. Un anno dopo la pubblicazione del libro-confessione, Marco Mariolini commette un omicidio.

2004 - Primo Amore di Matteo Garrone. Con Vitaliano Trevisan, Michela Cescon


Un tipo particolare e particolarmente pericoloso, Sylvestre Matuschka che traeva vero piacere sessuale alla vista dei treni che faceva deragliare, apposta, e a sentire le urla delle persone coinvolte. Quando venne arrestato si giustificò dicendo che era stato Dio ad ordinargli di compiere quelle azioni. Nel solo incidente del Vienna Express perirono 22 persone e più di un centinaio furono ferite. Un vero e proprio assassino di massa e IN massa.
1982 - The Viaduct film tv, ungaro tedesco di cui non ho trovato notizie.



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Tra il 1968 e il 1985 furono commessi otto duplici omicidi, tutti prima di mezzanotte, nelle notti d'estate sempre precedenti ad un giorno non lavorativo. Il caso del "Mostro di Firenze" è lontano dall’essere considerato risolto, nonostante l’incriminazione di Pietro Pacciani.

1986 - Firenze: l`Assassino E` Ancora Tra Noi! di Camillo Teti con Mariangela d`Abbraccio,
1988 - Il mostro di Firenze di Cesare Ferrario con Leonard Mann,


Il serial killer Carl Panzram, prima di essere giustiziato nel 1930, confessò 21 omicidi compresi quelli di donne e bambini.
1995 – Killer, diario di un assassino di Tim Metcalfe con James Woods; Robert Sean Leonard; Ellen Greene.


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Thierry Paulin, in seguito ad un’infanzia travagliata, è stato un assassino francese, attivo negli anni 80. Entrò nell’esercito ma finì in carcere per aver minacciato un’anziana donna con un coltello, uscito di prigione iniziò la sua carriera di drag queen in un night club. Thierry e il suo amante, entrambi tossicodipendenti, alla ricerca di soldi aggredivano e derubavano donne anziane, ne uccisero otto in pochi mesi. La loro storia finì ma non la catena di delitti, Thierry uccise almeno altre dieci donne anziane nei successi due anni, ma una delle vittime che riuscì a sopravvivere diede alla polizia la descrizione di Thierry così che venne catturato e imprigionato, morì poco dopo per delle complicazione dovute all’AIDS.
1994 - J'ai pas sommeil di Claire Denis con Y. Golubeva

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Marcel Petiot, ovvero il serial killer che riuscì a farsi eleggere sindaco di un piccolo paesino, in cui era già medico, e uccise tutti quelli che gli intralciavano la strada. Fuggì quando i sospetti iniziarono ad essere troppi e si trovò a Parigi, con moglie e figlio, poco prima della seconda guerra mondiale. Senza alcuno scrupolo, accoglieva ebrei a casa sua con la promessa di farli fuggire, li drogava, uccideva e smembrava. I vicini chiamarono la polizia per la puzza che usciva dal camino, gli agenti che fecero irruzione nella casa trovarono 27 corpi mutilati. Il dottore scappò e trovò rifugio nella resistenza, disse di aver ucciso un soldato tedesco e ottenne protezione, ma mesi dopo venne riconosciuto e tratto in arresto, ricostruiti anche i delitti del paesino, venne ghigliottinato.
1990 - Docteur Petiot di Christian de Chalonge, con Michel Serrault


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Spagna 1850, Manuel Blanco Romasanta, un venditore ambulante, confessò di aver ( picchiato, brutalmente mutilato e ) assassinato tredici persone, e di aver usato il loro grasso corporeo per produrre sapone, ma si scusò di questi terribili atti dicendo di essere vittima di un terribile sortilegio che lo faceva, occasionalmente, trasformare in un licantropo. Dopo sette mesi di processo e l'intervento della regina la pena capitale fu commutata in un ergastolo, c'è ancora mistero sulla fine del licantropo di Allariz.

2004 - I delitti della luna piena di Paco Plaza. Con Julian Sands, Elsa

Seguendo una soffiata sull'esistenza di una cassaforte in casa di un agricoltore Perry Edward Smith e Richard Eugene Hickock, una notte del 1959, si introducono nella casa, ma non trovando il denatro sterminano l'intera famiglia senza un reale motivo. Braccati dalla polizia vengono presi e confessano il delitto.
1967 - A sangue freddo di Richard Brooks. Con Robert Blake, Scott Wilson,
2005 - Truman Capote: a sangue freddo di Bennett Miller. Con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Clifton Collins Jr., Chris Cooper
2006 - Infamous - Una pessima reputazione di Douglas McGrath. Con Toby Jones, Sandra Bullock, Daniel Craig, Peter Bogdanovich


Charles Starkweather e Carol Ann Fugate sono la coppia di spree killers che terrorizzò, tra il 1957-58, gli stati del Nebraska e del Wyoming. Charles uccise, con la complicità di Carol, 11 persone. Il ragazzo fu condannato a morte nel 1959, lei fu graziata nel 1976.
1973 – La rabbia giovane di Terrence Malick con Martin Sheen; Sissy Spacek; Warren Oates.
1994 - Assassini nati - Natural Born Killers di Oliver Stone con Robert Downey Jr., Juliette Lewis, Woody Harrelson


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Dopo aver ucciso i suoi genitori, in Italia, Roberto Succo continua in Francia la sua lunga catena di omicidi.

2000 - Roberto Succo di Cedric Khan con Stefano Cassetti, Patrick Dell'Isola





Trovatosi orfano all'età di dodici anni Sweeney Todd fu rinchiuso in un orfanotrofio e si ritrovò a lavorare in un negozio di coltelli. Coinvolto in un furto finì in galera e durante la detenzione conobbe il barbiere del carcere e fu affascinato da questo lavoro. Uccide i suoi clienti con un taglio alla gola, li fa scomparire in una botola e la sua amante, la panettiera Margery Lovett, ne fa ottime torte.
1932 - Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street di George King con Tod Slaughter, Stella Rho, John Singer O.O
1998 - La bottega degli orrori di Sweeney Todd di John Schlesinger con Ben Kingsley :(
2007 - Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street di Tim Burton con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman


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Jacob Unterweger, dopo il primo omicidio fu condannato all’ergastolo. In prigione scrisse un libro, ottenne fama e rispetto, e grazie ad una petizione fu scarcerato. Commise altri 7 omicidi certi e 2 non confermati.

1988 – Fegefeuer - Il purgatorio di Willi Hengstler con Bobby Prem




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Joseph Vacher venne giustiziato in Francia nel 1898 dopo aver confessato l'uccisione e la mutilazione di 11 fra donne e bambini.

1975 - Il Giudice e L'Assassino di Bertrand Tavernier con Isabelle Huppert, Rene Faure





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Dopo un’infanzia di abusi, violenze e anni di prostituzione, Aileen Wuornos, negli anni ’80, in Florida uccise 7 uomini prima di essere condannata a morte.

2003 – Monster di Patty Jenkins con Charlize Theron, Christina Ricci





Graham Frederick Young uccise tutta la sua famiglia e in seguito alcuni suoi colleghi di lavoro annotando gli omicidi su un quaderno.
1995 – Il manuale del giovane avvelenatore di Benjamin Ross con Hugh O'Connor; Antony Sher


Quando si fa riferimento agli omicidi di West Port si parla di William Burke e William Hare che uccisero 17 persone tra il 1827 ed il 1828 per poi venderne i corpi all'Edinburgh Medical College, il loro principale acquirente fu il dottor Robert Knox. Questi tre individui divennero, per la cultura popolare, una sorta di squadra di Boogyman: "Burke the butcher, Hare the thief, Knox the boy who buys the beef"
1945 - La iena - L'uomo di mezzanotte di Robert Wise, con Boris Karloff, Bela Lugosi
1960 - Le jene di Edimburgo di John Gilling, con Donald Pleasence, Peter Cushing
1985 - Il dottore e i diavoli di Freddie Francis, con Timothy Dalton, Jonathan Pryce, Twiggy



Molto simile a Jack lo squartatore, anche il caso dell’efferato Zodiac è rimasto insoluto. Le possibili vittime, uccise tra ottobre 1966 e maggio 1981, sono 36.

1971 - Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo di Don Siegel, con Clint Eastwood
2006 - The Zodiac di Alexander Bulkley con Justin Chambers, Robin Tunney
2007 - Zodiac di David Fincher con Jake Gyllenhaal, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo