Il favoloso mondo di Amelie
(Le Fabuleux destin d'Amélie Poulain)
di Jean-Pierre Jeunet
Con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz
(Le Fabuleux destin d'Amélie Poulain)
di Jean-Pierre Jeunet
Con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz
Trama:
La piccola Amélie Poulain cresce in provincia conducendo, grazie alla vicinanza degli eccentrici genitori, privi di qualsiasi slancio affettivo per la figlia, un'esistenza a dir poco singolare ma solitaria che la porta a costruire un mondo fantastico tutto per sé ma che la priva totalmente del contatto con le altre persone, soprattutto degli altri bambini.
Una volta cresciuta Amélie lascia la casa paterna, alla quale fa comunque sovente ritorno, per Parigi dove lavora come cameriera in un caffè di Montmartre, il cafè des Deux Moulins. Nonostante sia circondata dalla più varia umanità sembra non avere gran successo nel relazionarsi con gli altri e così decide che, se non può essere di aiuto a se stessa, forse lo potrà essere per il prossimo... dalla collega che non crede più nell'amore ad un garzone tiranneggiato dal un crudele fruttivendolo, Amelie cerca di porre rimedio a tutto. Quando incontra e si innamora di Nino dovrà decidere da che parte stare... sogno o realtà? Vale la pena di lasciare la torre d'avorio che la protegge ( e la isola ) per l'ignoto? Ma se l'ignoto fosse la felicità?
Commento:
Il più grande pregio che ha questo film è forse anche il suo difetto, in quanto idugia un pò troppo sulle diverse "missioni" di Amelie, tanti personaggi importanti ( e quindi in un certo senso ingombranti ) che rubano la scena a quella che è la storia d'amore tra Amelie e Nino, la quale comunque si riprende nell'escalation finale. In questo senso si poteva forse mischiare un pò più le carte a livello di montaggio, intrecciando maggiormente lo scorrere cronologico delle vicende e introducendo più in fretta la figura di Nino, per poi dedicarsi in parallelo a tutte le vicende.
Tra tutti i rapporti instaurati da Amelie quello che più di tutti ruba la scena è sicuramente quello con Raymond Dufayel, l'uomo di vetro. Le vere anime gemelle sono loro... tanto è fragile lui nello scheletro, altrettanto lo è lei nello spirito. I dialoghi fra loro sono forse i momenti migliori e più emozionanti del film, parlando d'altro rivelano se stessi con continue metafore e riferimenti più o meno ovvi. Raymond cerca continuamente di spingere Amelie verso quella vita che lei cerca così ostinatamente di mostrare agli altri, ma che si rifiuta di affrontare per paura, continuando a rimandare lo scontro attraverso stratagemmi sempre diversi. Per Amelie tutto deve avvenire con un concatenamento di eventi "casuali" anche quando le cose posso semplicemente accadere, ma sarà la vita a mostrarle che le cose non si possono forzare, che a volte serve solo volere una cosa per averla.
Comunque resta un film assolutamente delizioso, senza eccedere nel melenso, e originale, con una ricchissima galleria di personaggi ( più o meno umani ) ottimamente caratterizzati ( e interpretati ). Un film sul coraggio di buttarsi nelle cose, sul coraggio di osare perchè se continui a crogiolarti nei sogni rischi di dimenticarti di vivere.
Grande rilievo per l'uso degli effetti speciali ( ci sono e sono molto belli ma mai fini a se stessi ) sia nel mostrarci il magico mondo di Amelie, sia nel sottolineare le emozioni e i sentimenti dei protagonisti ( un esempio su tutti Amelie che si scioglie letteralmente quando Nino esce dal bar ). Ottima la fotografia a tinte brillanti e la perfetta colonna sonora di Yann Tiersen che fanno da cornice a questa piccola opera.
- Scheda tecnica -
Ho l'edizione della Collana Latitudine e il commento del regista è sottotitolato in italiano, però la versione originale non ha i subs in francese, ma solo in italiano.
Area: 2 - Europa/Giappone Codifica: PAL
Formato Video: 2,35:1 Anamorfico
Formato audio: DTS e Dolby Digital 5.1 italiano e francese
Sottotitoli: italiano
Tipo Confezione: Slim Digipack
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