Quo vadis baby?
di Gabriele Salvatores
di Gabriele Salvatores
con Angela Baraldi, Gigio Alberti, Claudia Zanella, Luigi Maria Burruano, Andrea Renzi, Elio Germano
Trama:
Giorgia Cantini ( Angela Baraldi ) è una 39enne single che lavora come investigatrice privata per la ditta del padre, un uomo freddo e scostante ( altra convincente interpretazione di Luigi Maria Burruano ). Un giorno riceve una scatola piena di videocassette ( che ricordano molto le registrazione della Dalia Nera di De Palma ), il mittente è Aldo, amico e confidente di sua sorella maggiore, Ada. Sedici anni prima Ada, andata a Roma per fare l'attrice, si è suicidata impiccandosi, senza lasciare una spiegazione, un messaggio. Le registrazioni sono una serie di confessioni che la sorella spediva ad Aldo, piccoli e grandi segreti sulla sua vita che non confessava nemmeno a sua sorella Giorgia. Uno su tutti la passionale relazione con un misterioso A. Così Giorgia cerca di ricostruire le amicizie e le conoscenze della sorella a Roma, per capire finalmente il motivo di quel gesto, aiutata da uno zelante poliziotto ( Andrea Renzi ), in un crescendo di suspance condito con atmosfere cupe, fosche e tanti richiami al noir che ben si adattano ai personaggi altrettanto chiusi e cupi.
Commento:
Fondamentalmente è una storia di solitudine, un confronto fra due sorelle che, all'apparenza, sono molto diverse ma nei fatti sono semplicemente due donne molto sole. Quanto Ada è fragile, frivola, leggera e leggiadra come una farfalla, tanto Giorgia è dura, pragmatica, solida. Quanto Ada si aggrappa disperatamente alle cose, ai sogni e alle persone che ha o che crede di avere, tanto Giorgia, come viene definita, "fa di tutto per far credere di bastare a se stessa". Nessuno basta a se stesso... ma lasciarsi andare e fidarsi di qualcun altro non è semplice...
Durante il film, dall'incontro con Andrea ( Gigio Alberti, ve lo ricorderete in "Tutti gli uomini del deficiente" ), il volto di Giorgia cambia e così tutta la sua persona, il suo atteggiamento, il suo modo di porsi verso gli altri, tutto si addolcisce, è meno duro, meno diffidente. Almeno fino a quando c'è la scoperta del segreto, la scoperta della bugia di A., Giorgia si è fidata ed ecco la punizione per aver ceduto ad un momento di debolezza... e di nuovo la chiusura, l'intransigenza verso Andrea, non c'è margine di spiegazione, di perdono... la chiusura verso il mondo potrebbe essere definitiva e invece, inaspettatamente, non loè... c'è ancora spazio per le nuove esperienze... col poliziotto ovviamente!
C'è spazio per la speranza...
C'è spazio per la speranza...
Tante le citazioni cinematografiche, anche qui forse troppe e troppo lunghe, soprattutto quella finale del Mostro di Dusseldorf.. certo è difficile criticare la citazione di un film che ami però forse non mi è chiaro il senso della citazione in sè, se il senso del finale è racchiuso nel lavoro di un altro... boh non so se questa scelta mi ha convinto fino in fondo.
Infine grande colonna sonora, ricca e calzante, e cast pienamente in parte...una Baraldi davvero tosta, recitazione forse non perfetta ma dura, rabbiosa! Elio Germano davvero bravo, una recitazione fresca, naturale e spontanea... Andrea Renzi poi io l'adoro anche se qui mi faceva un pò troppo il commissario americano !!
Troppo marginale il personaggio di Bebo Storti che poteva essere approfondito meglio e non lasciato da parte così, senza un vero significato.
FRASE:
"Tu credi in DIO?"
"Diciamo che lo stimo!"
Nessun commento:
Posta un commento