giovedì 11 novembre 2010

Santa Sangre

Santa Sangre


di Alejandro Jodorowsky
Messico 1989

Trama di Santa Sangre

Il film ci racconta, lungo una serie di flashback e ritorni al presente, la vita di Fenix (entrambi i ruoli interpretati da due figli del regista), un ragazzino che ha passato la sua infanzia in un circo e che ora, cresciuto, si trova in un centro di cura mentale a causa di un terribile trauma. Vive nudo, immedesimandosi nello sparviero che ha tatuato sul petto, appollaiato sopra un albero e cibandosi di carne cruda. Non parla e si relaziona a fatica con gli altri finchè, durante un'uscita di gruppo, un ricordo dal passato fa scattare qualcosa dentro di lui... Scappa dall'ospedale e si ricongiunge alla madre Concha, con la quale dà vita ad un bellissimo spettacolo di mimo. (Jodorowsky ricrea uno spettacolo del mimo francese Marcel Marceau, La creazione del mondo, una rilettura dei primi due capitoli del libro della Genesi in forma di pantomima, purtroppo il video è stato rimosso da youtube )

Recensione al Film Santa Sangre

Dopo il western (saltando purtroppo il capitolo sci-fi/fantasy del progetto abbandonato di Dune) Jodorowsky si cimenta,  a sua maniera, nell'horror, prodotto nientepopòdimenoche da Claudio Argento. Il regista de La Montagna Sacra mischia Psycho con le tematiche a lui più care (la violenza, la critica al potere e al fanatismo religioso), ma in un film che è sicuramente fra i più fruibili del regista, pur non essendo privo delle sue classiche trovate allegorico-freaks-surreali, della sua grandissima potenza visiva (il funerale dell'elefante), ma il tutto è incanalato in un'ottica più realista, più intuitiva del solito e funzionale all'interno della trama. Primo film visto di Jodorowsky, l'ho un pò ridimensionato dopo aver visto le prime tre opere del regista, ma il fascino della pellicola ha comunque ancora una bella presa.
Il difetto, se è poi tale, è forse il fatto di essere una pellicola a metà, non nel senso che è incompleta, ma nel senso che cerca maggiori consensi, cerca un target di pubblico più ampio alleggerendo o meglio diluendo l'elemento surreale e codificandolo in un linguaggio che è di facile comprensione (attraverso le allucinazioni del protagonista). Resta il fatto che è comunque un horror/thriller del tutto atipico, in questo Jodorowsky non si è tradito. Non aspettatevi la classica ricerca tesa al serial killer, mai nei film di Jodorowsky è importante il chi o il cosa (che è chiara fin da subito), ma sempre il come e il perchè di quella cosa.
Santa Sangre è anche un immenso omaggio alla cultura dei mimi tanto che la recitazione viene spesso sacrificata in onore della mimica facciale e corporea, in un film più fisico che parlato, il cui significato non ci viene spiegato, ma trasmesso attraverso i movimenti, gli sguardi, le espressioni. Non a caso, nel film l'unica figura sana e salvifica per Fenix è la coetanea dolce e sordomuta.


Jodorowsky ritiene che il nostro modo di relazionarci agli altri e al mondo è frutto del modo in cui abbiamo percepito i nostri genitori verso di noi, i quali, a loro volta, sono stati influenzati dai loro genitori e via così attraverso le generazioni andate. Questo è il nostro bagaglio emotivo genealogico che, in modo più o meno evidente, influenza ogni nostro comportamento, mania, paura o ossessione. Impossibile non pensare a queste parole dopo aver visto una pellicola in cui l'intero percorso di vita del protagonista è influenzato da un fatto legato alla sua infanzia, ai suoi genitori in particolare. Influenza della quale Fenix dovrà riuscire a liberarsi per riprendere, fisicamente ed emotivamente, il controllo di sè perchè, pur essendo uscito in un certo senso dallo stato di intorpimento-trance che viveva in ospedale non è mai stato veramente libero fino all'emblematica fine.

Santa Sangre ha una prima parte veramente bella, ben costruita e montata, di una potenza visiva che non ha troppo da invidiare alle sue pellicole predenti, ma purtroppo, forse rincorrendo una maggiore fruibilità, ci rovina un pò il finale dicendoci troppo, pur non parlando molto. Un film che sarebbe stato perfetto muto (cosa che, chiaramente, non era possibile in termini assoluti), parafrasando Michelangelo, potremmo indispettirci con l'opera chiedendole il perchè parla, invece di stare in silenzio e lasciar parlare le immagini. :)


Recensione Tecnica DVD di Santa Sangre

Amaray Eagle pictures dal buon comparto Audio e Video, soprattutto. Disponibile in inglese (stereo 2.0) e in italiano (stereo 2.0 e dolby digital 5.1) con i sottotitoli, anche per non udenti. Per la grafica non si sono sprecati, semplice amaray trasparente con serigrafia ripetuta su copertina, retro e dvd... -_-

Extra: trailer, galleria fotografica e una (come al solito), interessante e divertente intervista a Jodorowsky che partendo dalla genesi del fim divaga, al suo solito, su svariati argomenti fino ai registi che oggi gli piacciono di più (Kim Ki Duk, Takeshi Miike) e quelli che non gli piacciono troppo (Rodriguez e Tarantino), fino al suo film americano preferito: Starship troopers.
Si sente assolutamente la mancanza del suo commento audio al film.

Dvd Disponibile da Fnac

L'ENIGMA: La prima volta che vidi il film (vhs o tv) c’era una didascalia iniziale che diceva che era ispirato da una storia vera, nel dvd non c’è traccia di questa didascalia.

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