sabato 13 novembre 2010

Lola

Lola
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di Rainer Werner Fassbinder

Con Mario Adorf, Barbara Sukowa, Armin Mueller-Stahl, Udo Kier

Trama Film Lola
Marie-Louise, in arte Lola ( evidentissimo l’omaggio a L’angelo Azzurro ), è una giovane ragazza madre che si esibisce in un bordello di provincia, sempre più spesso teatro, tra una bevuta e uno spettacolino, degli affari e delle speculazioni degli uomini più potenti ed influenti della piccola città, ormai sempre più corrotta. L’arrivo di un integerrimo funzionario, venuto ad assumere la carica di assessore all’urbanistica minaccia di minare la tranquilla sintonia d’intenti politico-economica instaurata tra il sindaco e i corrotti imprenditori della città ( critica/spaccato della Germania adenaueriana del boom economico nel decennio post bellico ), uno fra tutti il ricco e rude costruttore Schuckert, che trova proprio nella nostra Lola il divertimento prediletto. Riuscendo a celare la sua "professione" Lola conosce e riesce facilmente ad affascinare l'assessore Von Bohm, ammirato ed incensato continuamente per la sua moralità dalle persone che la circondano, le quali spesso sottolineano, esplicitamente o meno, l'abisso che la divide da una persona del genere. A sottolinare la differenza tra i due c'è un particolarissimo ( e bellissimo ) uso di luci colorate, rosse-arancioni, calde, sensuali come il tramonto per Lola, mentre per Von Bohm Fassbinder sceglie colori chiari, puliti, giallo per il giorno e toni che vanno dall'azzurrino al lillà per la sera.
Von Bohm, una volta scoperta la verità, è deciso, accecato dalla rabbia e dalla gelosia, a distruggere Schuckert e far crollare tutto il sistema corrotto che rappresenta, ma riuscirà a rinunciare per questo alla donna di cui si è innamorato?
Recensione Film Lola
Mai come in questo film, insieme a “il matrimonio di Maria Braun” ( gli sceneggiatori sono i medesimi ) si sottolinea la coincidenza della figura della protagonista femminile con l’unica protagonista che Fassbinder ama ritrarre in ogni pellicola: la Germania dilaniata che cerca di ricucire i propri pezzi, che cerca la propria identità dopo la guerra. Attorno a lei si affaccendano molti uomini ma ognuno vede in Lola solo quello che vuole vedere o gli conviene oppure ancora quello che crede di conoscere. Il giovane idealista vorrebbe salvarla e affrancarla dalla sua condizione, ma in fondo la vede come una povera creatura incapace di azioni od opinioni proprie. Più volte nei discorsi con Lola cogliamo quanto egli la voglia per sé, ma non la stimi veramente come persona, forse la ama o forse la vede solo nello stesso modo in cui vede la città, cioè un agnello da difendere ( sottrarre? ) dagli artigli rapaci del cinico imprenditore. Emblematica l’asta tra i due per averla ( fallimentare perché Lola li caccia entrambi ), speculare alla "compravendita" finale Schucker-Von Bohm ( il quale per la prima volta viene illuminato dalle stesse luci rosse di tutto il bordello quasi a livellarlo moralmente con tutti gli altri ), questa volta Lola accetta il ruolo di oggetto per ristabilire quell’equilibrio perso ( e che le varrà un certo tornaconto ) e per regalarci un finale cinico in cui nessuno è veramente salvo. Il giovane Esslin divenuto servo dei potenti e Von Bohm che si crogiola in un’illusione di felicità, in realtà schiava del perbenismo di facciata e che nasconde le fondamenta marce e corrotte che egli voleva estirpare. I "cattivi" vincono e ottengono quello che vogliono, i "buoni" si covertono al sistema credendo di ottenere quanto desiderato, ma pagandolo in realtà molto più di quanto vale.
Recensione Dvd Lola: 8
Disponibile su Fnac Disco Singolo
Disponibile su Fnac.it nel Cofanetto (7dvd)

Il dvd che ho visionato è contenuto nel Cofanetto Fassbinder a 7 dvd, ( tutti i film si trovano anche singolarmente ), buon master, a mio modo di vedere ( e fruire: ho una semplice tv ) e buon audio ( originale 2.0 con i sub ita per non udenti fissi e italiano 2.0 con l'opzione dei sottotitoli per non udenti ). Il film ci viene proposto in edizione integrale, le parti integrate sono sottotitolate quindi è mantenuto il doppiaggio originale, in alcune di queste scene il video risulta meno nitido e un pò granuloso sullo sfondo, ma sono davvero brevi momenti. Per tutto il resto del film il master è ottimo e rende perfettamente il gioco continuo di luci e colori che caratterizza la pellicola.

Extra: Tutte le donne di Fassbinder" ( 42 min )
“Gli uomini non sono interessanti come personaggi perché fanno sempre e soltanto le cose che devono fare per forza, mentre le donne, di cui si dice sempre che hanno un ruolo predeterminato, sono spesso individualmente capaci di liberarsene e fare cose inaspettate. Per me il cinema è inanzittutto qualcosa che ha a che fare con la fantasia, vorrei che risultasse evidente che la fantasia dei cosiddetti non eroi, il loro bisogno o desiderio di fantasia sia molto più intenso di quelli dei cosiddetti eroi, tutto questo è molto difficile da mostrare al cinema, lo so, ma devo tentare ugualmente perché gli eroi, i personaggi eroici, quelli che sono, diciamo così, da ammirare, non mi interessano affatto.”

Alle accuse di misoginia si difese dicendo “non sono misogino, prendo solo le donne più seriamente degli altri.” E di questo bisogna assolutamente dargliene atto, non c’è spazio per gli stereotipi nel cinema del regista bavarese. Nell’altro documentario Fassbinder ci racconta di essere cresciuto in una casa affollata e di aver capito tardi il ruolo del padre e della madre. Dopo la separazione crescerà soprattutto con la madre, imparando a conoscerla per la prima volta come madre e come donna allo stesso tempo, e questo si riflette nei suoi film in cui la donna non è mai una figura stereotipata, non la dipinge mai come il solito esserino fragile, delicato e bisognoso di protezione, ma come una persona con tutti i pregi e i difetti del caso e, nel caso di Lola o Maria Braun con una spiccata “voglia di rivalsa e affermazione."

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