sabato 4 dicembre 2010

Happy Town

Happy Town 2010

Haplin è una cittadina di provincia dove tutti si conoscono, non ci sono crimini rilevanti e l'aria profuma di pane fresco. C'è anche uomo a Haplin, o almeno c'è stato, un "uomo magico" la cui particolarità era far sparire le persone. Sette cittadini di Haplin scomparsi nel nulla e nessun indizio utile per il ritrovamento. Da quelle terribili scomparse sono passati 5 anni... c'è una ragazza nuova in città e forse anche l'uomo magico è tornato...

La storia è accattivante, i vari colpi di scena che ingolosiscono lo spettatore sono spalmati abbastanza a dovere, gli episodi si seguono bene senza eccessivi colpi di sonno, ma l'atmosfera di inquietudine che Twin Peaks trasudava da tutti i pori, qui non si avverte nemmeno lontanamente. I personaggi principali (Chloe, l'inutile figlio dello sceriffo e famiglia, i due adolscenti amorfi) sono piattini, non brillano per originalità o particolari doti recitative. Menzione a parte Sam Neil e Frances Conroy chiaramante, e ho gradito anche i siparietti delle vecchiette vedove della pensioncina. Segato dopo otto episodi (troppo ricercato per il popolino, troppo poco per gli snob?) ha una fine in ogni caso semi-degna, ci svela qualcosa ma lascia tantissimi interrogativi aperti, e forse è meglio così.
Alla fine è un prodotto godibile, senza infamia e senza lode, piacevole per una visione non impegnativa.

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