mercoledì 1 dicembre 2010

S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York

S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York ( 1999 )
di Spike Lee
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Cast: John Leguizamo, Mira Sorvino, Adrien Brody, Jennifer Esposito, Anthony LaPaglia, John Turturro, Spike Lee.

L'estate del 1977 è stata una delle più torride mai vissute a New York e caratterizzata da un lungo black out che scatenò una serie interminabile di saccheggi. In questo periodo in cui è sempre più in voga la "febbre del sabato sera" ( grandiosa infatti la colonna sonora ) in contrapposizione con la punk music ( nel film c'è il parallelismo tra lo Studio 54 e il CBGB! ), la popolazione americana è scossa da un serial killer denominato dai giornalisti "l'assassino della 44" e poi autonominatosi "Il Figlio di Sam" che miete vittime in continuazione e sfida polizia e mass media inviando continui messaggi e chiedendo di essere fermato.
In questa situazione il focus di Spike Lee si concentra su un gruppo di individui italoamericani che gira attorno a Vinny (John Leguizamo), un macho da discoteca che è scampato per caso al serial killer, e sua moglie Dionna (Mira Sorvino), due autentici campioni della pista da ballo. Vinny e Dionna sembrano la coppia perfetta, invidiata da tutti ma in realtà Vinny tradisce continuamente la moglie, che finge di non vedere e cerca di soddisfare il marito.
Accanto a loro ci sono anche Ritchie (Adrien Brody) un punk un po' strano che cade vittima non del serial killer ma dei pregiudizi della gente proprio per il suo atteggiamento e Luigi (Ben Gazzara) una sorta di padrino che promuove la caccia del killer nel quartiere. Proprio a quest'ultimo si rivolgerà Petrocelli, poliziotto italo-americano, per chiedere aiuto nell'individare i maggiori sospetti.
Ritchie, nonostante sia amico di Vinny, per la vita molto ambigua che conduce cadrà nella rete dei sospetti. Sempre più convinti della sua colpevolezza il gruppo di "amici" andrà a casa sua per farsi giustizia da solo... anche Vinny, sconvolto per essere stato appena lasciato dalla moglie esasperata da tradimenti e false promesse, è con loro... le cose stanno davvero per volgere al peggio quando arriva la notizia che il vero colpevole è stato arrestato: si tratta di un certo David Berkowitz, uomo grasso, solitario, istigato da strane visioni su un cane millenario alla catena di delitti.
Tra i film di Spike probabilmente il mio preferito, per le tematiche trattate ( è tratto da una storia vera e i serial killer mi hanno sempre incuriosito moltissimo ) ma soprattutto per la sua completezza. Oltre ad un cast perfetto e ad una regia ovviamente magistrale quello che più mi colpisce è la destrezza che Lee ha nello spaziare tra tematiche diversissisime tra loro.
Importantissimi i momenti dedicati alla comunità nera ( qui Spike sceglie il suo cameo infatti! ;) ), anche se brevi, riassumibili nella dichiarazione della donna di colore, contenta e sollevata dal fatto che questo assassino non sia nero, ma un bianco che uccide bianchi.... così da evitare una guerra razziale.
In realtà la piccola guerra c'è stata lo stesso all'interno del quartiere italoamericano di Vinny, la guerra della paura...
La vicenda del serial killer infatti è solamente uno sfondo, l'attenzione è incentrata sul quartiere di italoamericani, sul loro considerarsi una grande famiglia che preferisce lavare i panni sporchi dentro casa.
La paura del diverso, inteso e percepito come "sbagliato" e quindi pericoloso si sente in tutto il film, ed è evidente soprattutto nel ruolo di Ritchie che, nonostante non abbia problemi a sfoggiare il suo look ribelle da punk, nasconde agli amici la sua attività di spogliarellista in un club gay perchè sa che questo non verrà accettato dalla sua comunità, ed infatti sarà proprio la scoperta di questo segreto che farà scattare la molla degli amici contro di lui...

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