sabato 18 dicembre 2010

La casa del sonno di Jonathan Coe

La casa del sonno di Jonathan Coe

“Ma l’arte è universale: ogni vero scrittore è un ermafrodito.”

Nei primi anni ottanta Ashdown, un edificio abbarbicato in cima a uno scoglio a picco sull'oceano, è adibito ad alloggio per universitari, e qui conosciamo uno studente di medicina, Gregory, interessato più ai disturbi legati al sonno ed ai sogni della sua ragazza, Sara, che di lei come persona. Sara è ormai stufa delle particolari attenzioni di Gregory e trova in Robert, appena arrivato al dormitorio, un amico sincero e in Veronica, una ragazza incontrata per caso in un bar, qualcosa di più. Robert si innamora perdutamente di Sara, nonostante i tentativi di Terry, studente di cinema, di fargli aprire gli occhi. Circa dodici anni dopo Ashdown è una clinica specializzata nella ricerca e nella cura dei disturbi legati al sonno. Il dottor Gregory Dudden, primario della clinica, incuriosito dall’insonnia cronica di cui soffre, senza particolari patimenti, Terry, decide di invitarlo a fare un soggiorno alla clinica. Gli spazi temporali che distaccano i capitoli ci mostrano come i destini dei personaggi, alternativamente nel passato e nel presente, si incontrano o si sfiorano solamente segnando però in modo netto ed indelebile la vita di ciascuno.

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