sabato 18 dicembre 2010

Persepolis


di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud

Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo e adoroa Bruce Lee. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià.
Con l'instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei "pasdaran" che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini. La guerra contro l'Iraq provoca bombardamenti, privazioni e la sparizione di parenti. La repressione interna diventa ogni giorno più dura e i genitori di Marjane, preoccupati che possa avere noie con i servizi segreti, visto il suo spirito rivoluzionario, decidono di mandarla a studiare in Austria per proteggerla.
A Vienna, Marjane vive a 14 anni la sua seconda "rivoluzione": l'adolescenza, la libertà, l'amore ma anche l'esilio, la solitudine, la diversità e un dolore che solo il ritorno in patria potrà sanare.


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Adorabile questo ritratto storico/politico/ culturale di una nazione attraverso gli occhi di una donna ( ma tante donne in realtà perchè è sicuramente un ritratto corale ) in tutte le fasi della sua vita; da bambina testarda che vive tutto con passione e slancio, il cui idolo è Bruce Lee :lol: , a adolescente cocciuta che difende le proprie idee con grande dignità e per questo viene mandata a studiare in Austria, in occidente, con il sogno di poter condividere con gli altri la libertà di espressione e di pensiero ma restandone davvero delusa, sentendosi sempre e comunque diversa. Perfettamente lucido il ritrattto dei punkettoni nichilisti. :P :lol:
Torna a casa ancora ragazza ed è a Teheran che diventa donna, che ritrova il coraggio delle idee e la forza di essere se stessa proprio nella nazione che la vorrebbe soffocare.

Personaggi di contorno fantastici, tanto che definirli di contorno è un'eresia... la nonna sopra tutti è strepitosa, ma anche tante altre piccole perle, come moltissimi momenti di ironia pura: la donna che pigia l'uva per fare il vino chiedendo perdono a dio, il professore di arte che studia la Venere di Botticelli coperta :lol: e anche momenti molto crudi come le scene di guerriglia, i bombardamenti, l'indottrinamento...

Parecchia carne al fuoco, forse troppa... che ti fa desiderare almeno un'altra ora di film, o almeno mezz'ora!! ^_^

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